Suonare News 0 1999
 

Diciamo basta ai burocrati
di Marialetizia Bonanno

Il Conservatorio di Musica “Torrefranca” di Vibo Valentia nasce nel 1991 e prende il nome da un illustre vibonese, Fausto Torrefranca, nato nel 1883 a Monteleone Calabro, antico nome della città di Vibo Valentia. Musicologo, oltre che ricercatore, critico e storiografo, fu il primo in Italia a ricoprire una cattedra universitaria di storia della musica. «Fausto Torrefranca è stato il precursore della moderna musicologia italiana – spiega il prof. Giuseppe Ferraro, primo titolare del Conservatorio di Vibo Valentia e docente di Storia della Musica. Si deve a lui se oggi la cultura musicale è più diffusa e, soprattutto, più scientificamente fondata». Il Conservatorio di Vibo sta lavorando per realizzare una giornata di studi su due saggi inediti di Fausto Torrefranca, databili tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta. Questi saggi risultano interessanti ed attuali: soprattutto nel primo vi sono dei punti fermi sulla valutazione storico-estetica della musica strumentale italiana. Ma prima di descrivere le tante iniziative di cui il Conservatorio “Torrefranca” è promotore, cerchiamo di delineare la sua struttura interna. Un dato certamente significativo è l'elevato numero di iscritti: dai circa 250 allievi del 1991, agli attuali 483. Una cifra destinata a salire grazie ad un'intensa attività artistica. Va sottolineato, inoltre, che i ragazzi che frequentano provengono anche dalla Sicilia oltre che da tutta la Calabria. Il Conservatorio è sede dell'Ibimus, Istituto Bibliografico Musicale. Comprende la scuola media annessa al Conservatorio, che ha ottenuto riconoscimenti a livello nazionale con la partecipazione a diversi concorsi e nel 1992 ha realizzato un videoclip su testo dello scrittore calabrese Domenico Teti, protagonisti gli allievi della scuola media con la collaborazione, per la parte musicale, dello stesso direttore e dei docenti. Alla guida di questa splendida realtà, Antonella Barbarossa, personaggio poliedrico che non è facile collocare in una prospettiva artistica viste le sue molteplici esperienze. Nata a Cosenza, si è diplomata in pianoforte, organo e composizione organistica presso il Conservatorio dell'Aquila. Ha approfondito gli studi umanistici laureandosi in Filosofia all'Università di Salerno, con una tesi filosofico-musicologica su Theodor W. Adorno. Si è cimentata nella composizione di pagine pianistiche e organistiche, nell'incisione discografica di musiche proprie dal titolo “Pythagoras”, nel concertismo, in festival nazionali ed internazionali, in una tournée nell’ex Unione Sovietica nel '90, nell'attività musicologica, nonché nella pubblicazione di numerosi saggi e articoli divulgativi. E anche nell'attività didattica, come docente di Pianoforte principale presso il Conservatorio di Cosenza dal '76 al '91, anno in cui assume la direzione del Conservatorio “Torrefranca” di Vibo Valentia. Fin dall'inizio porta avanti una gestione aperta e orientata al futuro, dove la musica e la libertà dell'artista sono collocati al primo posto, in controtendenza rispetto a chi vuole che questo tipo di istituzione sia incasellato nelle pastoie burocratiche di normalissime scuole. «Sarebbe necessario – afferma la direttrice Antonella Barbarossa – liberarsi prima di tutto della burocrazia. Per fare un esempio, che potrebbe sembrare paradossale, ci sono docenti che lavorerebbero meglio dalle otto di sera sino all'una di notte. Secondo me, un Conservatorio non può uniformarsi agli orari ormai standardizzati dall'istruzione secondaria. Il Conservatorio è l'unica scuola dove gli allievi possono studiare per la formazione musicale personale, indipendentemente se decideranno di continuare la carriera artistica. È inammissibile che 9 italiani su 10 non sappiano chi è Giuseppe Verdi ed è invece obbligatorio imparare a scuola chi è Alessandro Manzoni». Il Conservatorio di Vibo in questi sette anni di vita, ha percorso alcune tappe fondamentali: la costituzione dell'orchestra sinfonica “ Torrefranca”; l'Ensemble da camera e, novità assoluta, una “Band Orchestra” formata da 50 strumentisti a fiato. Le musiche eseguite sono rigorosamente classiche, aperte però al moderno con arrangiamenti curati dal direttore e dai docenti. Nel corso degli anni sono state organizzate diverse stagioni concertistiche e, per superare l'inevitabile lentezza burocratica, nel gennaio scorso, su iniziativa del vice direttore e affermato pianista Emilio Aversano, è stata costituita l'Associazione “Amici del Conservatorio” che, in collaborazione con altre associazioni culturali e musicali della provincia, ha realizzato il progetto “Armonie della Magna Graecia '98”. Si tratta di un'iniziativa davvero indovinata che ha permesso di sfruttare le potenzialità e le capacità di tanti giovani. Un'idea brillante che ha riscosso enorme successo con la prima Stagione Concertistica itinerante “Armonie della Magna Graecia”, dal 26 giugno al 26 settembre 1998, ben 40 concerti che hanno avuto come cornice le località di maggior richiamo turistico della provincia vibonese: Pizzo, Tropea, Nicotera, Soriano Calabro e così via. Un itinerario musicale per far conoscere e apprezzare i luoghi più caratteristici, ricchi di bellezze naturali e tradizioni culturali, avendo la musica come massimo comune denominatore. Il ricco e qualificato programma ha registrato momenti di particolare suggestione. Lo splendido concerto inaugurale a favore dell'Associazione Malattie Rare “Mauro Baschirotto”, e quello conclusivo con il “Nuovo Quartetto Italiano”, in occasione del Premio Internazionale “Colonie Magna Graecia” del Rotary Internationale Club di Tropea. La Passeggiata Musicale nel Centro Storico di Vibo Valentia, un'idea originale avuta dagli organizzatori, in primis dal vice direttore Emilio Aversano, che ha permesso, nel corso della stessa serata, di sposare storia, arte, architettura e musica, e contemporaneamente di godere e riscoprire i tesori del passato. Il maestro Aversano ricorda un simpatico aneddoto: durante il concerto dell'Orchestra Mediterranea nella Cattedrale di Tropea si è verificato un black-out elettrico. «E' stata la dimostrazione – dice Aversano – che si può suonare e tenere un concerto di musica classica a lume di candela. Basta non scoraggiarsi». A conferma che quest'istituto non va mai in sospensione didattica, è stata organizzata la prima Stagione concertistica invernale “La Musica per voi”, dal 21 dicembre fino al 21 aprile, con l'esibizione il 29 dicembre nella Cattedrale di Nicotera dell'Orchestra Sinfonica “F. Torrefranca”. «Siamo in febbrile attesa – incalza il direttore Barbarossa – di una riforma veramente urgente che non si ha la volontà di fare. Tutti gli allievi frequentano altre scuole che ormai hanno i tempi prolungati e per mantenere in vita la musica classica si è costretti a lavorare quando gli altri vanno in vacanza. Fortunatamente, la base risponde con alto senso del dovere, a tal punto che i professori, provenienti da tutta l'Italia, decidono di rimanere nella sede del Conservatorio anche nei periodi festivi». Per quanto riguarda il problema edilizio, è certamente importante e non più rimandabile l’esigenza di dotare il Conservatorio di locali idonei. «L'Amministrazione Provinciale ha già assicurato una nuova sede – afferma il direttore – i cui lavori avranno indubbiamente bisogno dei loro tempi tecnici». Il Consiglio d'Amministrazione ha deliberato nel corso degli anni l'acquisto di nuovi strumenti tra i quali un clavicembalo “Granziera” di Milano, su progetto della direttrice, che è stato costruito artigianalmente. Il Conservatorio, inoltre, su parere favorevole del collegio docenti, ha attivato un Laboratorio per la costruzione e il restauro degli strumenti musicali. Il progetto è stato affidato al prof. Reginaldo D'Agostino, ingegnere-musicista, noto a livello internazionale per aver dedicato la sua vita all'attività etnomusicologica. Il Laboratorio, nel quale si ritrovano gli strumentisti della scuola d'archi, comprende gli studi di disegno professionale, tecnologia liutaia, studio dello strumento, esercitazioni pratiche di liuteria, verniciatura e restauro. I risultati si concretizzeranno nell'effettiva realizzazione di manufatti musicali e nella diffusione delle pubblicazioni. In sintesi, il Conservatorio potrà procurarsi autonomamente il pacchetto degli strumenti necessari. La forza del progetto, che si cercherà di estendere anche ad altre iniziative, vuole riuscire a conciliare le caratteristiche imprenditoriali con la volontà di proporsi nel ruolo di messaggeri nel campo della salvaguardia e del recupero di beni artistici e musicali. Su altri progetti in cantiere per il nuovo anno, la direttrice annuncia: «È prevista la realizzazione della Messa in Do minore di Mozart. Dopo aver allestito lo scorso anno la Passione secondo Matteo di Bach, ci accostiamo adesso ad un autore altrettanto grande come Mozart, con un’opera poco eseguita in Italia, per doppio coro, quattro solisti ed orchestra. Parallelamente, in accordo con alcuni gruppi teatrali, realizzeremo la farsa in atto unico Il Campanello di Donizetti, un'iniziativa che abbraccerà un circuito abbastanza vasto tra la Calabria e la Basilicata. Queste sono le nostre due produzioni di più ampio respiro, alle quali si affiancheranno, a cura dei vari dipartimenti, la programmazione di attività nelle scuole per promuovere la diffusione della musica tra i giovanissimi ed anche per un approccio più diretto alla conoscenza degli strumenti». Abbiamo chiesto alla direttrice Barbarossa di raccontarci la vita che si svolge giornalmente all'interno dell'istituto: «Poiché siamo abbastanza lontani dalla civiltà, amiamo vivere in maniera agricola; alcuni ci considerano dei genuini. Non amiamo la forma, siamo per la sostanza. Non siamo abituati a vendere immagine e, fortunatamente, non siamo neanche un conservatorio di tradizione da collocare in un museo e vivere di ricordi: lavoriamo per il presente. Una delle catteristiche principali è che i docenti sono tutti giovani e vincitori di concorso ed è a loro che bisogna affidare il futuro della musica». Una risposta a tutte quelle istituzioni che cocciutamente non si mettono al passo con i tempi. BOX: Carta d’identità Conservatorio statale di musica “Fausto Torrefranca” Viale Affaccio – 89900 Vibo Valentia tel. 0963-591335; fax 0963-591541 Direttore: Prof.ssa Antonella Barbarossa Presidente: Avv. Giorgio Santoro Responsabile amministrativo: Antonio Policaro Allievi: 483; Docenti: 84 1 bibliotecario, 4 accompagnatori al pianoforte Cattedre in organico: 86 principali e 43 complementari Materie “principali”: 1 arpa, 4 canto, 2 chitarra, 4 clarinetto, 1 clavicembalo, 2 composizione, 1 contrabbasso, 1 corno, 1 fagotto, 3 flauto traverso, 1 oboe, 1 percussioni, 15 pianoforte principale, 1 sassofono, 3 tromba e trombone, 1 viola, 5 violino, 1 violoncello. BOX: CONSERVATORIO “fausto torrefranca” DI vibo valentia Anno Accademico 1998/99 - Organico professori Accomp. pianoforte Antonio Condino Eleonora Leonini Rosangela Longo Maria L. Pagano armonia complem. Andrea Calabrese aRPA Claudia Antonelli arte scenica Nicoletta Martiradonna assieme archi Alina Company assieme fiati Paolo Faldi Canto Carmelo De Salvo Maria Francavilla Renato Francesconi Chitarra Lucio Dosso Marco Rossetti Clarinetto Fernando De Cesario Antonio Laurcana Pasquale Lorenzo Tommaso Rotella Mario Sanpaolo Clavicembalo Alessandro Padoan Composizione Carmelo Chillemi Pasquale De Rosa Contrabbasso Federico Zeppetella Corno Pasquale Pierri Esercitaz. corali Vincenzo Barbieri Fagotto Davide Maia Flauto traverso Massimo Cecchini Filomena De Pasquale Verio Sirignano Lettura partitura Mario Guido Scappucci LIUTERIA CLASSICA Salvatore Reginaldo D'Agostino Musica da camera Roberto Galletto Francesco Maria Volpe Oboe Paolo Di Cioccio Organo complem. e canto gregoriano Maurizio Ciampi percussioni Massimo Tata Pianoforte Emilio Aversano Antonella Ceravolo Leonardo Cioffi Maria Fallica Ugo Federico Lorenzo Genitori Angela Liviera Eleonora Orlando Alessandro Paparo Giacomino Pellegrino Raffaella Perrotta Francescantonio Pollice Paolo Pollice Clelia Sarno Umberto Zamuner pianoforte complem. Santi Calabrò Giulia Chiarella Vera Pulvirenti Luigi Stillo Sassofono Michele Spadoni Storia della musica Giuseppe Ferraro Antonio Polignano Teoria e solfeggio Giuseppe Cattafi Carmelo Currenti Salvatore Infuso Antonio La Torre Ferdinando Lomanno Domenico Miseferi Fernanda Nudo Rita Principato Maria Pia Puglisi Salvatore Scalzo tromba E trombone Salvatore Cricelli Giovanni Lomanno Luigi Pugliano Viola Maurizio Lomartire Violino Giuseppe Arnaboldi Renato Donà Gregorio Lagadari Marilena Sirignano Mauro Tortorelli Violoncello Maurizio Simonelli bibliotecario Annunziato Pugliese

 

 

Copyright © Michelangeli Editore - Tutti i diritti riservati.