Suonare News 0 1999
 

Sul treno della musica
di Giuseppe Seno

Il Conservatorio statale di musica “Antonio Buzzolla” di Adria è il risultato di varie trasformazioni istituzionali che hanno il loro inizio nel 1817, quando nasce la Società filarmonica. Alle soglie del XX secolo viene istituito il Liceo Buzzolla a gestione comunale. Nel 1970 avviene la “statizzazione” che decorre, didatticamente, dall’anno scolastico 1970-71. L’Istituto diviene sezione staccata del Liceo musicale pareggiato “Dall’Abaco” di Verona. Il primo direttore dell’autonomo Conservatorio adriese fu il maestro Bruno Pasut. Oggi, il “Buzzolla” di Adria è diretto da un ferrarese di 43 anni, il maestro Giorgio Fabbri, che nelle aule di Villa Mecenati – edificio splendido, frutto di un atto di liberalità di due adriesi, Rosita e Ferrante Mecenati, che lasciarono la loro “casa” alla comunità adriese per dare “casa” alla musica – ha portato una ventata di novità e di iniziative. Merito di un consiglio di amministrazione efficiente, guidato da un presidente capace, di un collegio docenti omogeneo per età, motivazioni e spirito d’iniziativa e di un personale di segreteria ben organizzato e attivo. Il maestro Giorgio Fabbri non ha dubbi: «Credo che soltanto partendo da una concezione della musica come strumento di formazione, si possa arrivare a fornire una professionalità qualificata che risponda alle esigenze, vecchie e nuove, del mercato del lavoro. Sul piano concreto, la nostra azione didattica è incentrata su due obiettivi: prima di tutto l’incentivazione delle attività di musica d’insieme, che corrispondono a ciò che più spesso il musicista sarà chiamato a fare nella vita professionale. In secondo luogo, la versatilità, ovvero l’acquisizione di competenze in ambiti diversi». Grazie a questa politica sono nate la Big Band, l’Orchestra Sinfonica, l’Orchestra Primavera in collaborazione con la Scuola Rodari di S. Lazzaro di Bologna, il Laboratorio di teatro musicale, gli Ensemble di sassofoni, il Laboratorio Novecento, oltre ai gruppi cameristici e al già attivo Coro del Conservatorio. Ma un fiore all’occhiello del “Buzzolla” sono senza dubbio Master realizzati grazie a una convenzione con la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Attraverso queste iniziative l’attività didattica ha trovato spazi privilegiati nell’incontro con importanti musicisti di fama internazionale. Ad Adria sono arrivati il pianista John Tilbury, l’oboista Maurice Bourgue, il violista Jean Jacques Kantorov, il chitarrista Gonzalo Salazar. Ma il direttore Giorgio Fabbri ha in mente anche altri obiettivi: «Le mura del nostro splendido edificio a volte rischiano di essere ghettizzanti; una scuola chiusa in se stessa si limita alla sterile ripetizione di procedure standardizzate. Occorre rinnovarsi, aprire all’esterno, soddisfare i bisogni musicali della collettività, collegare la struttura all’area esterna». Ecco alcuni esempi. Intanto “Primaveramusica” , nata dalla collaborazione con l’amministrazione comunale, delle scuole, di altri enti territoriali, un esempio di produzione musicale e non soltanto di formazione. Per la prima volta il “Buzzolla”ha prodotto un’opera lirica, il Barbiere di Siviglia di Paisiello, con un percorso fatto di ricerca, studio personale, prove d’insieme, che diventerà un punto fisso nelle attività. Il tutto letto in un’ottica diversa da quella consueta, in una situazione analoga a quella che i musicisti conosceranno da professionisti. In tal senso, Adria è avvantaggiata dalla presenza di un teatro di tradizione, per adesso 850 posti che diventeranno mille e 200. Dopo aver detto che il Conservatorio è anche impegnato sul fronte delle nuove tecnologie, con un attrezzatissimo laboratorio multimediale d’informatica musicale – con 7 computer in rete, un sito Internet, l’indirizzo di posta elettronica –, e che sono decollati corsi di videoscrittura musicale, di creazione di ipertesti multimediali, eccoci alla vera, esclusiva novità. Nella convinzione che ogni luogo è buono per far musica, è nato “Il treno della musica”. Idea semplice, originale e dal successo immediato. I musicisti sono saliti sul treno Adria-Chioggia con pubblico al seguito. Sei scompartimenti con gruppi musicali che si alternavano e tutte le famiglie di strumenti adeguatamente rappresentate. Ad ogni stazioncina della tratta, tutti a terra ad ascoltare concerti con il pubblico intorno. A Chioggia, in stagione balneare, concerto della Big Band nel campo sportivo antistante la stazione. Un successo. BOX: Carta d’identità Conservatorio statale di musica “Antonio Buzzolla” viale Maddalena, 2 - 45011 Adria (RO) tel. 0426-21686, fax 0426-41616 tel. 0426-900255, sede staccata in via Arzeron, 45 Direttore: M° Giorgio Fabbri Presidente: Prof. Livio Crepaldi Responsabile amministrativo: Maila Quindolo Allievi: 400; Docenti: 65 Cattedre in organico: 41 principali e 23 complementari Materie principali: 1 arpa, 2 canto, 4 chitarra, 2 clarinetto, 1 composizione, 1 contrabbasso, 1 corno, 5 didattica della musica, 1 direzione di coro, 1 fagotto, 2 flauto traverso, 1 oboe, 1 organo, 1 percussioni, 8 pianoforte principale, 2 sassofono, 1 tromba e trombone, 1 viola, 4 violino, 1 violoncello. BOX: CONSERVATORIO “antonio buzzolla” di adria Anno Accademico 1998/99 - Organico professori Accomp. pianoforte Celeghin Silvio Rosa Francesco armonia complem. Regattin Dario aRPA Fogagnolo Cristina assieme archi Morassutti Luca assieme fiati Staibano Chiara Canto Durante Saverio Giannini Luisa Chitarra Diodovic Francesco Nicolé Marco Paolini Monica Severi Michelangelo Clarinetto Conti Claudio Tassinari Claudio Composizione Verdi Luigi Contrabbasso Miglioranzi Gianfranco Corno Rovetta Ezio didattica musica Bellon Stefano Camponogara Antonio Cattelan Paolo Costaperaria Alessandra Schiesari Elda direzione di coro Sgroi Massimo Esercitaz. corali Contessi Daniela Esercitaz. orchestrali Moles Daniele Fagotto Data Massimo Flauto traverso Forti Laura Saletti Maurizio Lettura partitura Sarubbi Paolo Musica da camera Orio Elio Salierno Maria Cristina Oboe Vecchioni Vittorio Organo Brizi Claudio percussioni Macchini Alberto Pianoforte Cadé Livio Dalpasso Mariagrazia De Stefano Stefania Landuzzi Daniela Lanzoni Fabriuzio Marrini Dario Martegiani Guglielmina Righini Federica pianoforte complem. Andreotti Maria Lucia Capon Maria Cristina Fiorentin Aldo Fusaroli Guido sassofono Giovannelli Mauro Petretti Fabio Storia della musica Biondi Maurizio Teoria e solfeggio Badiani Marco Capodaglio Leonello Feruglio Marco Masarati Davide Migliori Andrea Perucci Paola Sivo Donato Vanucchi Andrea tromba E trombone Simoncini Davide Viola Bertagnin Fulvio Violino Baruffa Gianluca Bilikova Viera Stevanato Giacobbe Valmarana Maurizio Violoncello Sartor Fernando bibliotecario D’Arpa Umberto BOX: Il Dipartimento di civiltà musicali extra-europee Non solo classica Tratto distintivo del Conservatorio “Buzzolla” è la nascita del Dipartimento di civiltà musicali extraeuropee, che prevede la costruzione di un percorso didattico integrato tra gli insegnamenti di didattica della musica e del sassofono, entrambi a orientamento jazzistico, e l’attivazione di un laboratorio di musica jazz che nel 1998-99 è stato affidato alla guida di Marcello Tonolo. Parallelamente è stata fondata la classe di Big Band, che si inserisce in un programma educativo di avanguardia. Qui, infatti, convergono molteplici esperienze formative, tutte dedicate allo studio dei linguaggi del jazz. Non si esclude da questi la musica leggera che fa sempre più riferimento a una figura di musicista professionalmente robusta e versatile che sia capace, per sesempio, di riconoscere all’istante le situazioni armonico-stilistiche più diverse e, all’occorrenza, di improvvisarvi un assolo. Com’è noto, il mercato del lavoro è assai contenuto per chi voglia limitarsi al mondo della classica. Diventa ben più ricco di opportunità se ci si apre ad altri generi. Per questa ragione, il “Buzzolla” ha avvertito l’urgenza di avviare un Dipartimento di studi interamente dedicato alla musica “non classica”. La Big Band è il cuore del Dipartimento. Qui lo studente ha modo di verificare e sperimentare quanto trattato nelle altre classi coinvolte nell’esperimento, che comprendono laboratorio di jazz, corso di sassofono a orientamento jazzistico e corso di didattica della musica a orientamento jazzistico.

 

 

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