Un salto nel futuro
di Roberta Sottoriva
Dieci anni di vita come sezione staccata del “Santa Cecilia” di Roma e altrettanti come sezione autonoma. Oggi, quello di Latina è un conservatorio nel fiore degli anni. Con un passato da raccontare e con tanti progetti per il futuro. «Festeggiamo quest’anno il nostro decennale», dichiara soddisfatto Fidel Baldin, alla guida dell’istituzione da quando l’allora ministro della Pubblica Istruzione, Galloni, decise di concedere l’autonomia. Da quel momento il conservatorio pontino è diventato l’“Ottorino Respighi”. Otto scuole di pianoforte che assorbono 85 iscritti, su un totale di 446 allievi ma anche quattro scuole di violino, altrettante di clarinetto e tre scuole di canto con una invasione orientale: su 36 iscritti ai corsi 17 sono coreani del sud e una arriva da Taiwan. E ancora, tre scuole di tromba e trombone, arpa, sassofono, musica elettronica, chitarra, contrabbasso, clavicembalo, fagotto, corno e flauto, flauto dolce, oboe, strumenti a percussione, viole e viola da gamba. A completare il quadro, le cattedre di composizione e quella di didattica della musica per un totale di 43 scuole principali. «Ci piace chiamarle così – dice Baldin – in questo siamo tradizionalisti».
Lui, alla testa di questo figlio “minore”, stretto tra il colosso romano di “Santa Cecilia” di Roma, lo storico “San Pietro a Majella” di Napoli e il robusto Conservatorio di Frosinone, ha dovuto lottare non poco per costruire un’immagine originale di questa scuola. Anche andando controtendenza.
«Quando sono arrivato ho trovato un istituto in cui dominava incontrastato il pianoforte. Il resto era contorno. Il mio obiettivo è stato quello di incentivare gli strumenti ad arco, la musica antica, le scuole nuove di musica elettronica e di composizione, e quella di jazz e rompere con la tradizione della tastiera a tutti i costi». Aveva guardato nel futuro questo italo-argentino, padovano di origine, ma pontino fin nel midollo. «Questa è la mia terra e voglio che questo conservatorio cresca secondo le sue esigenze e secondo quelle del mercato musicale. Non possiamo permetterci di produrre disoccupati della musica».
Per questo via alla sperimentazione di forme più nuove e vicine al mercato musicale.
«Siamo partiti da zero, ma grazie anche all’appoggio di alcuni parlamentari locali e dei sindaci che si sono succeduti alla guida della città, siamo cresciuti bene. La legge Fauttilli (la Legge Regionale n. 48 del ’91) per sei anni ci ha anche consentito di fare alta accademia». A Latina arrivano concerti, seminari, nuove scuole. Solo per citare, nel ’92 entra la “Storia per didattica della musica” sotto la guida del maestro Arnaldo Morelli. Borsista ad Harvard, ed esperto di organi toscani del ’700, Morelli è un ricercatore musicale che fa parte della Società Italiana di Musicologia. »E di docenti di alto livello ne potrei citare tanti – continua Baldin – con un unico cruccio: ad esclusione di cinque o sei, tutti gli altri sono pendolari».
Nel ’93, arrivano flauto dolce e musica elettronica: un anno dopo clavicembalo, viole e viola da gamba. Poi il corso, riservato ai diplomati, di jazz. Il profilo del “Respighi” si va disegnando sempre più nitidamente. Cominciano i seminari per Operatori Musicali per radio, televisioni e giornali, grazie ai quali alcuni allievi pontini hanno trovato sbocchi professionali alternativi; seguono quattro seminari per Direzione d’orchestra nei campi di musica sacra, lirica, sinfonica e orchestra e solista. Aggiunge Baldin: «Abbiamo visto in quest’occasione i maestri “trasferire” ai ragazzi la tradizione musicale che può trasmettersi solo con il rapporto individuale. Personaggi del calibro di Lidia Kantardjieva e di Buccarella hanno – è il caso di dirlo – insegnato il mestiere agli allievi».
Poi, nel ’96 i seminari di didattica della musica con docenti italiani e stranieri di altissimo livello. Nel frattempo si forma l’Orchestra del Conservatorio, e a partire dal ’91, si inaugura il ciclo dei “Lunedì del Conservatorio”, una serie di concerti sinfonici per far fare le ossa ai ragazzi: «Questo è forse il più grande merito di questo Conservatorio», dice Roberto Prosseda, pianista, 22 anni e una carriera concertistica che da Latina lo sta portando in giro per l’Europa e oltre. «Suonare con l’orchestra del Conservatorio - spiega - mi ha dato la possibilità di misurarmi con il pubblico ed è stato fondamentale per affrontare gli impegni che sono venuti dopo. Spero che il Conservatorio continui su questa strada». Seguono a ruota i “Mercoledì musicali del Conservatorio”, concerti per le scuole, e tante altre iniziative.
«Ora, siamo a corto di fondi». Baldini non perde il sorriso, né la certezza di riuscire ugualmente a raggiungere altri obiettivi. «Musicalmente eravamo la palude quando la palude era stata sconfitta da quarant’anni», ricorda. «Non ci arrenderemo adesso. Stiamo pensando a nuove forme di finanziamenti. Dialogheremo con la Regione per parlare della formazione dei nostri professionisti dopo il diploma: cercheremo sponsor per obiettivi specifici, finalizzati; ci aspettiamo l’appoggio della Provincia, che adesso è il nostro ente locale di riferimento e che ha già visto nel nostro auditorium una sala da utilizzare abitualmente».
E nel futuro? «Continuare a legarci al territorio, continuare a cercare la chiave per avere accesso ai giovani. È colpa nostra se non ci seguono. Per questo continueremo la collaborazione con l’istituto magistrale e con le scuole medie provinciali intrapresa nel ’90, e che settimanalmente porta studenti in conservatorio ad ascoltare lezioni di storia della musica con esempi dal vivo; terremo manifestazioni didattiche sull’isola di Ponza in periodo non turistico; realizzeremo altri corsi ed iniziative in collaborazione con l’Ateneo Pontino. Pensate solo alla musicoterapia e ai legami della musica elettronica con l’ingegneria. Avremo presto anche un corso di composizione sperimentale. Il resto, consentitemelo, è segreto».
Non è un segreto, però, l’orgoglio di Baldin per gli allievi usciti dal “Respighi” che hanno fatto o stanno facendo strada a grandi passi nel mondo musicale. «Laura Manzini, pianista di Salvatore Accardo, e ora docente, si è diplomata a Latina. Così pure Roberto Prosseda, diplomatosi sotto la guida di Anna Maria Martinelli, che, ancora studente, vinse il Premio Venezia proprio in rappresentanza del Conservatorio di Latina: «Per la prima volta il premio non fu assegnato a un conservatorio del Nord», ricorda Roberto: una bella soddisfazione. E per continuare la lista: Paolo Iorio, entrato come contrabbassista nell’Orchestra di San Carlo di Napoli, Saverio Ruggeri, pure lui, contrabbassista vincitore di un importante premio internazionale; Tommaso Rossi, diplomato con lode e menzione d’onore in flauto dolce. E ancora: Alessandra Rezza e Daniele Guerino ormai introdotti nei circuiti concertistici internazionali».
Anche l’accordatore ufficiale dei pianoforti del “Respighi” ha qualcosa da raccontare, Mauro Buccitti, 37 anni, ha messo a punto le tastiere di tanti artisti: «Qualche nome? Lucio Dalla, Antonello Venditti, Claudio Baglioni, Ray Charles, Chat Backer, Michele Campanella, Bruno Canino, Katia Ricciarelli, Cecilia Gasdia e tanti altri». E oggi, dopo aver lavorato per l’ultimo film di Tornatore, lui, uno dei tre professionisti italiani specializzati nella tecnica “per terza maggiore”, si appresta a diventare accordatore ufficiale della Steinway & Sons.
Box 1
Carta d’identità
Conservatorio statale di musica “Ottorino Respighi”
via Ezio ex Caserma - Latina
tel. 0773-664173; fax 0773-661678
Direttore: M° Fidel Baldin
Direzione amministrativa:
Dott.sse Claudia Correda e Maria Rita Triolo
Allievi: 446; docenti: 79
Cattedre in organico: 47 principali e 32 complementari
Materie “principali”: 1 arpa; 3 canto; 2 chitarra; 4 clarinetto;
1 clavicembalo; 2 composizione; 1 contrabbasso; 1 corno;
1 didattica; 1 direzione di coro; 1 fagotto; 1 flauto dolce;
2 flauto traverso; 1 jazz; 2 musica da camera; 1 musica elettronica; 1 oboe; 1 percussioni; 8 pianoforte; 2 sassofono; 3 tromba e trombone; 1 viola; 1 viola da gamba; 4 violino; 1 violoncello
Box 2
CONSERVATORIO “OTTORINO RESPIGHI” DI LATINA
Anno Accademico 1997/98 - Organico professori
Accomp. pianoforte
Colacicchi Maurizio
Iannuzzi Ida
Lo giudice Rita
Armonia complem.
D’Amelio Mariano
Iantorni Roberto
arpa
Sorrentino Valeria
arte scenica
Russo Rosa
assieme archi
Buccarel Claudio
assieme fiati
Cangialosi Giuseppe
Russo Mauro
Canto
Balboni Anna Maria
Hadama Joko
Socci Giovanni
Chitarra
Gasbarroni Massimo
Pilia Paolo
Clarinetto
Bellardini Dario
Belli Francesco
Cappelletti Franco Marino
Magliocca Giuseppe
Clavicembalo
Martella Annalisa
Composizione
De Sanctis De Benedictis Fabio
Meoli Alberto
Contrabbasso
Giorgi Massimo
Corno
Mastrangelo Stefano
didattica musica
De Caro Vito
direzione di coro
Perna Paolo
Esercitaz. corali
Kojucharov Vassil
Esercitaz. orchestrali
Vlad Alessio
Fagotto
Malavasi Ottorino
Flauto dolce
Capirci Paolo
Flauto traverso
Bignardelli Maurizio
Querini Giampiero
jazz
Zazzarini Maurizio
Letteratura poetica
e drammatica
Mazzuca Giuseppe
Lettura partitura
Furlani Maurizio
Musica da camera
Lupo Claudio
Manzini Laura
Musica elettronica
Doati Rossi Romolo Roberto
Oboe
Verrecchia Paolo
Organo complem.
e canto gregoriano
Stefanucci Piergiorgio
Percussioni
Cabgiano Antonio
Pianoforte
Bracchi Ada
Capurso Elisabetta
D’Alessio Donella
Filippini Riccardo
Marzi Massimo
Orlando Bianca Maria
Pomeranz Alberto
Samargeva Maja Dimitrova
pianoforte complem.
Barattucci Stefania
Cirilli Gianfranco
Del Prato Claudio
Disperati Maria Cristina
Drago Alessandro
pratica lettura vocale Possenti Francesco Mario
sassofono
Caporaso Daniele
Paoletti Fabrizio
Storia della musica
Caroprese Mariantonietta
Mealli Enrico
Santoli Maria Pia
Teoria e solfeggio
Barbirotta Giuseppe
Botta Simona
Colitto Anna
Del Gaudio Concetta
Sardi De Letto Antonio
Scocozza Dora
Spada Mariano
Spirito Fausto
Veneruso Alberto
Tromba e trombone
Biondo Benedetto
Degola Rocco
Giancola Benito
Viola
Catanese Ferruccio
Viola da gamba
Re Bruno
Violino
Kantardjieva Lidia
Signorelli Michelangelo
Silveri Cecilia
Tigani Roberto
Violoncello
Cavallo Vincenzo
bibliotecario
Mazzucco Salvatore
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