Filosofi sul pentagramma
di Alice Bertolini

Il tema al centro di questo libro è tra i più attuali. L’interesse nasce dal fatto che raccoglie gli interventi sia di filosofi ed esperti di estetica, sia i punti di vista di alcuni musicisti. Il volume si apre con le riflessioni di Carlo Sini, che punta alle origini della questione partendo dalla notazione come sistema di simboli e restituendo all’interprete il ruolo di mediatore, mentre Michela Garda ripropone l’annosa questione della fedeltà all’opera. Sul fronte “pratico” Angelo Gilardino invita a mettere in primo piano l’aspetto concreto del fare musica, Luigi Attademo collega l’argomento alla nascita dei sistemi di riproduzione sonora e Piero Santi s’interroga sulla dimensione etica dell’esecuzione. Infine, la voce dei filosofi: Alessandro Arbo mette in campo Wittgenstein, Livio Bottani indaga gli effetti emotivi causati dalla musica, Giovanni Guanti prende in esame alcuni casi di partiture dotate di stravaganti sistemi di notazione. Un libro per far luce sull’argomento e un’occasione per sgombrare il campo dai luoghi comuni che affollano le sale da concerto.