Suonare News 250 2018 Editoriale
 

Da 250 numeri dalla parte dei musicisti
di Filippo Michelangeli

Quando un ultracentenario festeggia il compleanno la domanda più frequente è sempre la stessa: «Si sarebbe aspettato di arrivare fino a qui?». Perché se in Italia l’aspettativa di vita è 84 anni, compierne 100 fa notizia. Più o meno è quello che da settimane mi sento chiedere in vista del 250° numero che Suonare news festeggia a giugno con la copia che tenete tra le mani. Non è dato sapere qual è la speranza di vita di una rivista di musica classica, ma certamente dalla dozzina di testate che occhieggiavano in edicola nel 1995 quando uscimmo con il primo numero, oggi ne sono rimaste soltanto quattro. La selezione è stata spietata e senza precedenti. Crisi economica e internet hanno formato un cocktail micidiale per l’editoria mondiale. Che cosa rispondere, quindi, alla fatidica domanda? Ho preferito dire la verità e dirla anche a voi, lettori affezionati: «Sì, me l’aspettavo». Perché in questi 250 numeri passati con voi, più o meno 23 anni di ininterrotto dialogo, ci avete sempre dimostrato un’attenzione, una fiducia e un affetto che ci hanno dato una grandissima energia. Suonare news, lo affermo con orgoglio, è l’unico giornale che si rivolge ai musicisti, agli studenti e ai professori di musica, agli operatori del settore. Non solo agli appassionati, quindi. E perché la vostra tenacia, abituati a vivere da sempre in Italia, un habitat ostile nei confronti della musica colta, con poche risorse e con scarsa attenzione da parte dei mass media, è anche la nostra. Noi della redazione e voi che ci leggete siamo fatti dello stesso materiale. Resistiamo, facendo grandi economie, accontentandoci del necessario, emulando ogni giorno, sia detto con rispetto, il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Se voi continuerete a seguirci, noi continueremo a pubblicare il vostro giornale preferito per altri 100, 200, 300 numeri. Non vedo l’ora di dire un grazie fortissimo a tutta la redazione: Ilaria Mantovani, Claudia Cinal-li, Tiziana Laurenzi, Alice Avila, Alice Bertolini, Ennio Cominetti, Angelo Foletto, Antonio Galanti, Angelo Gilardino, Fran-cesco Palombi, Paolo Picchio, Luca Rasca, Luisa Sclocchis, Giovanni Scoz. Ma da questo mese ci sono tre new entry e a loro va un benvenuto speciale e un grande in bocca al lupo. Sono Duilio Meucci, che con la sua ineffabile prosa racconta “Quello che i musicisti non dicono”, tutte le piccole/grandi debolezze di chi fa musica come mestiere. Luca Ciammarughi, un pianista e un uomo coraggioso che raccoglie la difficile eredità dell’Ottava Nota, la storica rubrica tenuta per oltre vent’anni dall’indimenticabile Luigi Fait. E, infine, la violinista Francesca Dego, una delle più brillanti concertiste italiane, abituata a calcare i grandi palcoscenici che sarà la nostra “inviata speciale” in giro per il mondo, pronta a riferire tendenze, novità, mode, personalità che stanno imponendosi sulla scena internazionale. Continuate a seguirci, la vostra attenzione è il nostro premio più bello!

 

 

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