La vita comincia a 30 anni (suonati)
di Pia Tucci
Sono passati trent’anni da quando il Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” ha iniziato la propria attività. Gli insegnamenti erano sette e nove i docenti. Fondatore e primo direttore, il maestro Giuseppe Giacomantonio.
Oggi la situazione è molto diversa. Il più settentrionale dei conservatori calabresi, il cui bacino d’utenza va oltre l’ampia provincia cosentina, ha settecento allievi e centotredici insegnanti. Con numerose manifestazioni si apre costantemente all’esterno ed è parte integrante del fermento culturale che anima la città da qualche anno.
Proprio sull’impegno per la diffusione della cultura musicale insiste il direttore Giorgio Reda, 43 anni, in carica dal novembre ’98: «È questa la nostra particolarità: il rapporto vivo tra il Conservatorio e il territorio. Quindi la collaborazione con enti e istituzioni, tra cui il Dams dell’Università della Calabria, il Teatro Rendano e le amministrazioni locali, in primo luogo il Comune». Il maestro Reda elenca le più importanti iniziative realizzate di recente: la specifica attenzione rivolta al Novecento, che ha portato all’esecuzione di musiche del finlandese Rautavaara; di Pennisi, Clementi e Manzoni, con i quali sono anche stati tenuti degli incontri; di tutta la produzione per organo di Nino Rota. E del progetto che riguarda Satie.
Senza dimenticare il passato. È stato offerto al pubblico lo Stabat Mater di Pergolesi e in cantiere c’è la prima esecuzione assoluta dei madrigali di Achille Falcone, compositore cosentino vissuto in epoca rinascimentale. Per la celebrazione dei grandi anniversari, dopo Chopin quest’anno tocca a J. S. Bach, di cui è in programma l’opera omnia per organo in quattordici concerti. Durante la Festa della Musica, lo scorso 21 giugno, sono state tenute brevi esibizioni nei luoghi di lavoro (uffici postali, stazione ferroviaria, ospedale). Come sempre ad opera di studenti, ex-studenti e docenti insieme. Sarà ricordata con una selezione di arie la “prima” dell’opera lirica Consuelo di Alfonso Rendano, pianista e compositore nato vicino a Cosenza al quale è intitolato il teatro comunale. Qui, a fine settembre, l’Orchestra, il Coro e i solisti del Conservatorio metteranno in scena Lo scoiattolo in gamba, opera per bambini di Nino Rota.
Se la Scuola Media annessa, attiva sin dalle origini, è in via di soppressione, per i ragazzi delle scuole medie della città si svolgono concerti con repertorio e guida all’ascolto apppositamente predisposti. Insieme con i Conservatori di Roma e di Palermo e in collaborazione con l’Associazione “Musica d’oggi”, sono in preparazione le esecuzioni di brani inediti scritti per l’occasione da allievi degli istituti coinvolti. Le composizioni saranno presentate nelle tre città dall’orchestra composta da elementi provenienti dai tre Conservatori. Tra i tanti progetti c’è l’apertura delle classi di musica elettronica e di flauto dolce: «Per dedicarsi a periodi storici trascurati e perché la filologia è uno degli aspetti della contemporaneità», spiega Reda.
Il lavoro didattico ha fatto registrare gratificanti riconoscimenti: premi vinti da diversi alunni, selezioni per prestigiose orchestre. Il direttore, però, invece di evidenziare il singolo allievo particolarmente dotato o i docenti più qualificati, preferisce illustrare i risultati conseguiti dalla comunità scolastica nel suo complesso. Con orgoglio segnala la presenza in organico di classi assenti in molti conservatori, come musica vocale da camera e strumentazione per banda. Quest’ultimo insegnamento si lega alla tradizione bandistica, piuttosto forte in Calabria, e alla valorizzazione degli ensemble di fiati in atto nell’istituto.
Un’attività intensa e varia, insomma, che contrasta con il lungo silenzio degli anni precedenti, quando la città si era quasi dimenticata del suo Conservatorio. Sino al secondo momento fondativo, come Reda lo definisce: «La rinascita nella nuova sede, l’ex convento di Santa Maria delle Grazie (vedi riquadro), che colloca il Conservatorio nel centro storico della città, vicino al castello svevo, al teatro e all’Accademia Cosentina, antica e prestigiosa istituzione culturale».
In passato il “Giacomantonio” era ospitato in un moderno e inadeguato palazzo di una via centrale. L’attuale sede, tuttavia, crea qualche difficoltà, innanzitutto per gli studenti pendolari. Aula Magna: non una ma due, dalla capienza di centoventi posti ciascuna, ma è insufficiente il numero delle aule. «A volte le prove del trio e del quartetto d’archi si devono svolgere nel corridoio», dice Angela, allieva della classe di violoncello.
Un altro problema di questo Conservatorio è la scarsa stabilità del corpo docente, a causa di trasferimenti e precariato, che incide soprattutto in certi ambiti disciplinari. Cosenza, con la sua posizione geografica non vantaggiosa, è considerata di transizione nella carriera di alcuni insegnanti. «Per la loro pendolarità può capitare a noi studenti di avere tutte le lezioni concentrate in pochi giorni», lamenta Luisa, cantante.
Oltre al potenziamento della biblioteca, è sentita la necessità di rinnovare il parco strumenti. E a proposito di strumenti, Alessandro, allievo di pianoforte, sollecita una maggiore cura e una più costante manutenzione. Di primaria importanza la progettazione e la costruzione dell’organo, la cui mancanza costringe a tenere le lezioni, gli esami, i saggi e i concerti nelle chiese cittadine, con notevoli disagi.
Una delle preoccupazioni del direttore riguarda l’attuazione della riforma. Come renderla concreta – si chiede- cioè come continuare ad assicurare e migliorare gli alti standard della didattica? La sua speranza è che riesca ad ampliare la possibilità di produzione musicale. Oggi quello che si produce si fa nonostante le norme attuali e non grazie ad esse. La clavicembalista Annamaria, invece, affronta la questione della rappresentanza studentesca: «Con la riforma sarà obbligatoria. Noi ci abbiamo provato, ma il disinteresse e la mancanza di coscienza di alcuni studenti ci ha ostacolato».
Luci e ombre, dunque. Il Conservatorio “Giacomantonio”, tuttavia, celebra con ottimismo il suo trentesimo anniversario, confortato dalla risposta positiva ottenuta dalle sue manifestazioni e dall’incremento del 25 per cento delle domande di ammissione.
Box 1
CONSERVATORIO “stanislao giacomantonio” di cosenza
Anno Accademico 1999/00 - Organico professori
Accomp. pianoforte
Cordò Odette
Gargiulo Cristina
Stillo Ida
armonia complem.
De Santo Angelo
Greco Oscar
Pirrone Antonino
aRPA
Di Lieto Alba Rosa
arte scenica
Ranalli Silvia
basso tuba
Ronchetti Roberto
Canto
Colaci Demetrio
Moretti Amedeo
Policicchio Alba
Chitarra
Gallotta Giorgio
Morelli Pietro
Pagliarini Maurizio
Clarinetto
Bifano Antonio
Buonomano Vincenzo
Feroleto Filippo
Feroleto Giorgio
Pennini Antonio
Quaresima Salvatore
Clavicembalo
Moles Antonella
Composizione
Remigio Davide
Capalbo Emilio
Contrabbasso
Presicci Leonardo
Corno
Minisci Arcangelo
didattica musica
Cavaliere Felice
Colonna Pierluigi
Giannella Maurizio
Maffia Fulvio
De Padova Gioacchino
Esercitaz. corali
De Santo Maria Luigia
Esercitaz. orchestrali
Nicotra Ennio
Fagotto
Russo Mauro
Flauto traverso
Moroni Antonello
Pepe Fabio
Petrucci Gianluca
Troiani Daniela
jazz
Fazio Salvatore
Letteratura poetica
e drammatica
Fiorentino Maria
Lettura partitura
Remiddi Carlo
Musica da camera
Giurato Giulio
Marchetti Luca
Pontecorvo Laura
Orsini Rita
Musica vocale
da camera
Gaggiotti Rossana
Oboe
Spinelli Mario
Organo
Vallini Federico
organo complem.
Canali Roberto
Di Massimantonio Claudio
percussioni
Bosio Alberto
Lattanzi Filippo
Pianoforte
Amato Grazia
Albrizio Marco
Calvelli Antonella
Carrena Hilda Luisa
Castiglione Francesco
Cesario Loredana
Chiofalo Angela
D’Aniello Raffaele
De Socio Brunella
Di Salvo Antonio
D’Ovidio Francesco
Ferrigno Ettore
Guido Angelo
Maione Orazio
Maiorca Giuseppe
Matteucci Mauro
Perugini Lucio
Pisciotta Michele
Provedel Graziella
Ramacci Alessandra
Scambia Tomasella
Toppan Marina
Valente Giulia
pianoforte complem.
Castiglione Egisto
Maglio Maria Gloria
Morrone Ivano
Romano Maurizio
Sandiford Riccardo
sassofono
Bononi Pio
Grisolia Luigi
Storia della musica
Cimagalli Cristina
De Francesco Luigi
Privitera Massimo
strumentazione
per banda
De Paola Angelo
Teoria e solfeggio
Bruno Ercole
Bruno Gennarino
Capano Teresa
Cipriano Giuseppe
Costanza Giuseppina
Dieni Antonio
Federico Ennio
Gizzi Mauro
Romano Fernando
Serio Antonio
Sirignano Carmine Aniello
Tanzi Pierluigi
Tripodi Miryam
Venneri Matilde
tromba E trombone
De Luca Raffaele
Lappano Lino
Pugliano Carmelo
Scalercio Maurizio
Viola
Ramous Claudia
Violino
Bergamasco Virginia
Bertoldi Lorenzo
D’Andrea Francesco
Lappano Ezio
Messina Sergio
Montefusco Paolo
Violoncello
Meo Sandro
bibliotecario
Carlucci Luigi
Box 2
Musica nel chiostro
Il convento di Santa Maria delle Grazie è sede del Conservatorio “Giacomantonio” dal gennaio 1999. Si trova nel quartiere di Portapiana, uno dei più antichi della città. È stato necessario un lungo restauro per rendere agibile l’edificio cadente e per ripristinare la bellezza del chiostro a due ordini di arcate, degli affreschi e degli orologi solari.
Costruito probabilmente alla fine del Cinquecento, subisce ingenti danni con il terremoto del 1638. Il convento è soppresso e riaperto più d’una volta a cavallo tra Sette e Ottocento. Diventa “Caserma Garibaldi” dopo l’Unità. Nel secondo dopoguerra ospita gli sfollati e i senzatetto fino al 1975, quando inizia il completo abbandono.
Box 3
Carta d’identità
Conservatorio statale di musica “Stanislao Giacomantonio”
via Portapiana, c/o Convento di Santa Maria delle Grazie – 87100 Cosenza
tel. 0984-76627 , fax 0984-29224
Direttore: M° Giorgio Reda
Presidente: Dott. ssa Bruna Adamo
Allievi: 700; Docenti 113
Cattedre in organico: 72 principali e 37 complementari
Materie “principali”: 1 arpa, 1 basso tuba, 3 canto, 3 chitarra,
6 clarinetto, 1 clavicembalo, 2 composizione, 1 contrabbasso, 1corno, 5 didattica della musica, 1 fagotto, 3 flauto traverso,
1 jazz, 1 musica vocale da camera, 1 oboe, 1 organo, 2 percussioni, 22 pianoforte, 2 sassofono, 1 strumentazione per banda, 4 tromba e trombone, 1 viola, 6 violino, 1 violoncello.
|