Suonare News 0 1996
 

E la banda suona il jazz
di Nicola Sbisa

Marco Renzi, l'attuale direttore del Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari, parla soddisfatto del suo istituto, anche se non nasconde che qualcosa potrebbe ancora migliorare. Il Conservatorio barese, tutto sommato abbastanza giovane nel contesto delle scuole musicali italiane, oggi si pone come una concreta realtà nel mondo dell'istruzione specializzata dell'intera Puglia. Oltre alla sede di Bari il "Piccinni" ha anche una sezione decentrata a Monopoli sulla quale gravitano allievi non solo della parte sud della provincia, ma anche dei centri vicini di quella di Brindisi; una sede che per importanza e numero di allievi aspira da tempo all'autonomia e pare che l'attesa non debba poi essere ancora tanto lunga. La sede di Bari conta 1215 allievi, quella di Monopoli 780. Le cattedre principali a Bari sono 115, quelle complementari 69, a Monopoli sono rispettivamente 70 e 44. Ma Renzi ci tiene a sottolineare che «a Bari non ci sono docenti in soprannumero anzi sono tutti impegnatissimi. Ancor oggi nell'istituto barese aleggia l'ombra del suo direttore più celebre: Nino Rota. E Renzi siede appunto nella stanza che il suo illustre predecessore scelse – una volta trasferito l'istituto in una antica villa alla periferia cittadina – perché si affacciava su un piccolo aranceto. Rota fu un musicista senza barriere; per lui non c'erano differenze. Quella accademica, quella per film o addirittura le canzoni erano solo musica e basta. E in un certo senso quello che era un atteggiamento personale di Rota si riflette nell'apertura di Renzi – lui stesso leader di una band, molto apprezzata che tiene concerti jazz in tutta Italia e alla radio – alle nuove esperienze. Il Conservatorio "Piccinni" infatti ha due cattedre di musica jazz, affidate rispettivamente al sassofonista Roberto Ottaviano – strumentista noto anche a livello internazionale – e al pianista Gianni Lenoci, nonché due di fisarmonica (un settore – aggiunge Renzi – che ha successo ed è in netta evoluzione). Nino Rota ripeteva spesso che Bari era una «terra di pianisti», e in effetti dalle classi di pianoforte sono emersi numerosi elementi di spicco, fra i quali Pierluigi Camicia e Benedetto Lupo (quest'ultimo, tra altro, premiato al Concorso Casadesus di Cleveland), l'uno e l'altro oggi docenti dello stesso istituto, e il giovane Alessio Bax, diplomatosi a soli 14 anni e attualmente a Filadelfia per un "master". Ma al "Piccinni" ci sono anche undici cattedre di chitarra (sette a Bari e quattro a Monopoli). Tutto dipende, sicuramente, dalla presenza nell'organico di Ermelinda Calsolaro, già "pupilla" di Segovia che oggi può essere considerata, e non solo a livello locale, una caposcuola. Praticamente tutti o quasi i docenti presenti sono stati suoi allievi. Altri insegnano in vari Conservatori o nelle scuole, oppure hanno affrontato con successo la carriera concertistica. «Indubbiamente – dice la Calsolaro – se si tiene conto del ridimensionamento della chitarra in questi ultimi tempi, dopo il boom di alcuni anni fa, Bari è in controtendenza. Credo dipenda dal fatto che l'attività didattica non si è mai interrotta. La prima cattedra di chitarra fu istituita nel '67 e fu assegnata a me; da allora l'insegnamento ha mantenuto la stessa impostazione. Ancora oggi, annualmente, le domande per l'ammissione alle classi di chitarra sono una trentina. Ovviamente i diplomati (sono pochi quelli che non concludono il ciclo di studi), non sono tutti "grandi" chitarristi, ma sono giovani che escono comunque con una preparazione musicale efficace oltre che con un dominio strumentale completo. E questo consente a tutti di svolgere un'onorevole attività didattica nel campo dell'educazione musicale nelle scuole medie». Ma, aggiunge Marco Renzi, l'interesse per gli studi musicali rispecchia anche le aspirazioni "storiche" del territorio. La Puglia, si sa, è una regione che vanta un'antica tradizione nel campo delle bande musicali. E questo fa sì che da sempre le classi di fiati, degli ottoni in particolare, siano molto frequentate (c'è anche quella di basso tuba) e che siano addirittura stracolme le classi di "strumentazione per banda". Non solo, ma sono molto frequentate anche le classi di armonia, fuga e composizione (ben sette a Bari). «E in riferimento a quest'ultimo particolare – continua Renzi – stando a quanto mi dicono i docenti, la qualità degli allievi è più che soddisfacente». Ma il fervore che si registra in questi settori non fa affatto ignorare altri insegnamenti, come il liuto e flauto dolce, anch'essi molto seguiti. Indubbiamente – dice sempre il direttore – una maggiore autonomia gestionale permetterebbe di proseguire meglio nell'attività di formazione. Occorrerebbe potenziare la biblioteca e intraprendere iniziative di "confronto" con altre scuole. Alcuni anni fa un gruppo di allievi poté recarsi in Ungheria ospite di un conservatorio magiaro, ma è stata un'occasione pressoché irripetibile. Il Conservatorio di Bari non ha una sua stagione di concerti. Ce l'ha, invece, la sede di Monopoli che, fra l'altro, ospitata com'è in un ex convento, dispone di un suggestivo chiostro per le manifestazioni estive. A Bari, inoltre, la chiusura dell'auditorium "Nino Rota" impedisce alle formazioni strumentali dell'istituto di esibirsi in pubblico. In passato, l'orchestra formata da docenti ed allievi diretta da Rino Marrone (per anni anche direttore stabile dell'orchestra sinfonica di Bari), l'orchestra dei giovanissimi, diretta da Ottavio de Lillo e la big band jazz coordinata da Roberto Ottaviano, potevano tenere concerti in una sala che era considerata fra le più moderne d'Italia. Oggi il problema è addirittura quello di reperire una sala per i saggi di fine anno. A suo tempo Nino Rota si adoperò perché il Conservatorio di Bari non venisse considerato un "conservatorio di passaggio", e se invitò ad insegnarvi musicisti del calibro di Franco Petracchi, Aldo Ferraresi, Luigi Celeghin, Lya De Barberiis e Gabriele Ferro, tanto per fare qualche nome, fece in modo poi che i loro migliori allievi divenissero docenti a Bari. E gli allievi? Il senso di soddisfazione per l'andamento degli studi è più o meno generale. Da qualche anno, a parte quel ristretto gruppo di dotatissimi che si afferma in campo concertistico, gli altri vedono come prospettiva l'insegnamento. Ma molti, deponendo le iniziali aspirazioni solistiche dando vita a complessi da camera che svolgono un'attività piuttosto intensa a Bari e nei centri della regione. Quel che più conta è che spesso le formazioni strumentali si articolano in maniera piuttosto elastica a seconda dei programmi, il che permette ai giovani di proporre opere ignorate nelle normali stagioni concertistiche. E' il caso recente di un concerto nel quale sono state presentate le Chansons de Bilitis di Debussy, che oltre alla voce prevedono due flauti, due arpe e la celesta. «Al momento – ci dice Leonardo, 7° anno di pianoforte e 2° di composizione – le prospettive per un concreto inserimento nel mondo musicale non sono rosee. Siamo tanti qui al Conservatorio, e proprio per questo ognuno di noi raramente si limita a seguire un solo corso di studi. Io, per esempio, dopo il pianoforte e la composizione, conto di studiare anche direzione d'orchestra: una maggiore preparazione ci permetterà di avere qualche chance in più». BOX: Carta d’identità Conservatorio statale di musica "Niccolò Piccinni" via Brigata Bari, 36 - Bari tel. 080-5740022, fax 080-5594461 Direttore: M° Marco Renzi Pres. consiglio d'amministrazione: avv. Paolo Ragone Allievi: 1215; docenti: 184 Cattedre in organico: 115 principali e 69 complementari Materie “principali”: 1 arpa; 6 canto; 8 chitarra; 5 clarinetto; 1 clavicembalo; 6 composizione; 2 contrabbasso; 2 corno; 1 direzione d'orchestra; 1 fagotto; 2 fisarmonica; 3 flauto; 1 flauto dolce; 1 liuto; 2 musica corale e direzione di coro; 4 musica da camera; 1 musica elettronica; 1 musica jazz; 2 oboe; 2 organo; 2 percussioni; 28 pianoforte; 5 sassofono; 1 strumentazione per banda; 5 tromba e trombone; 2 viola;14 violino; 5 violoncello. BOX: Il museo bibliografico musicale É stato istituito nel 1992 presso il Conservatorio come "sezione museale" in grado di accogliere e preservare le collezioni storiche dell'istituto. Attualmente comprende circa sessanta edizioni musicali anteriori al 1850 (comprese sette opere di Niccolò Piccinni in edizione originale stampate a Parigi nel '700), oltre mille manoscritti musicali anteriori al 1900 e numerose altre importanti opere di consultazione. L'iniziativa peraltro, sta acquistando anche in prospettiva, sviluppi tali da non poter più essere adeguatamente custodita nella biblioteca del Conservatorio, concepita come "scolastica" e riservata alla didattica interna. Quel che oggi è perciò denominato Museo bibliografico musicale del Conservatorio "N. Piccinni", dovrebbe divenire il primo nucleo di un vero e proprio "museo della musica" della città, nel quale dovrebbero confluire testi, collezioni private, fondi e raccolte pubbliche, tutti di argomento musicale attualmente sparse in varie biblioteche cittadine. Verrebbe creata una sezione speciale dedicata a Piccinni ed agli altri musicisti baresi. In tal caso la sede indicata sarebbe la casa natale di Piccinni, edificio settecentesco il cui restauro è in atto.missione su Cd-Rom del patrimonio librario. BOX: CONSERVATORIO “NICCOLÒ PICCINNI” DI BARI (con la sezione di Monopoli*) Anno Scolastico 1995/96 - Organico professori Accomp. pianoforte Aymone Emanuela Carboni Rosa Maria Castrignano Carmela* Coppolecchia Giuseppina Sciannelli Sabino Armonia complem. Arigliano Franco* Arpa Betti Stefania* Frigotto Francesca Arte scenica Ciliento Nicoletta Di Muro Emanuele* Assieme archi Lepore Pasquale Mannacio Massimo Zito Giuliana* (quartetto) Assieme fiati Aresta Pietro Dambra Annibale* Librale Antonio Canto Balboni Anna Maria Casucci Rosanna Maria* Cianci Maria Gabriella Koltcheva Ekaterina Tuzzi Gerafina* Chitarra Calsolaro Ermelinda Carnicelli Marco Castellaneta Ada* Di Modugno Ferdinando* Diodovich Francesco Lambo Roberto Palamidessi Stefano Saracino Leopoldo* Scarola Pasquale Clarinetto Clemente Angelo* Consueto Michele Di Maso Antonio Mastromarino Giovanni* Perrino Angelo Portino Benito Rubinetti Ferdinando Clavicembalo Baroni Francesco* Scaioli Marina Composizione Cellini Fabio* Schiavo Giampaolo* Contrabbasso Cellaro Michele* Corno Di Pinto Pasquale* Palmisano Pietro Direzione di coro Pappagallo Salvatore Esercitaz. corali Branno Luciano Gargiulo Andrea Torelli Maurizio* Esercitaz. orchestrali Lepore Paolo* Marrone Salvatore Fagotto Marcosano Giuseppe* Volza Antonio Flauto Divittorio Donato Girardi Francesco Iacobelli Laura* Minella Antonio Ragno Angelo Michele* Fuga e composizione De Lillo Ottavio Letteratura poetica e drammatica Addario Annamaria Dipierro Maria Pia* Letteratura vocale e pian. per didattica Biscione Donato Lettura partitura Del Vecchio Giovanni* Palcich Antonio* Milillo Anna Maria Rota Gabriele Scaramuzza Fabi Giovanni Musica da camera Carusi Nazzareno De Santis Daniela* Guerriero Anna Franchini Cecilia* Strano Anna Maria Musica jazz Lenoci Giovanni* Ottaviano Roberto Oboe Carbonara Pasquale Larocca Cosimo Antonio* Summo Giuseppe Organo compl. e canto gregoriano De Santis Francesca Organo Quarta Margherita Salvatori Grazia Scandali Luca* Pedagogia musicale per didattica Lamanna Maria Antonietta Percussioni Forestiere Beniamino Pianoforte Alfino Mariarita Annese Angela Aventaggiato Carla* Azzaretti Rosa Binetti Giuseppe Biscardi Massimo Nicola* Caldarola Maria Cristina Camicia Pierluigi Campagnola Giuseppe Ceci Luigi Cirillo Adriano Dell’Erba Bianca Maria* Ferrari Valfrido Fischietto Gemma* Garganese Patrizia* Goffredo Gregorio Grilletti Marta Iannone Vincenza Iannuzzi Vitaliano Lupo Benedetto* Mammana Francesca* Masotti Celestina* Mastroserio Rosario Pio Matarrese Angela Matarrese Maurizio Monopoli Francesco* Montemurro Angela Musicò Rosaria* Pedote Maria Lucrezia Pell Hector Prayer Eva Salerno Italia Sallustio Anna Maria* Saponara Giovanni* Sarno Elvira Schieppati Luca* Somma Maria Teresa Traficante Antonio Nicola* Valente Giovanna Zini Daniele pianoforte compl. Balducci Domenico De Santis Francesco De Serio Adriana Dell’Erba Bianca Maria Forina Roberto La Volpe Anna Pegoraro Roberto* Pesce Anna Porfido Margherita Rana Vincenzo* Scarangella Mario Valentino Stea Gabriella* Stricagnolo Luciana Vurro Stefania Sassofono Bosi Fabrizio* Ceschini Claudio Iacopini Fabrizio Giovannelli Mario* Ragni Simone Sammarco Fabio Storia della musica Bozzi Luigia D’Angelo Giulio Aldo* Fabris Domenico Giannelli Francesco Lera Luigi* Lopresti Carlo Scarda Rosa Scardicchio Nicola Storia della musica per didattica Colazzo Salvatore Teoria e analisi mus. Buccarella Cama Rotili Paolo Teoria e solfeggio Andriani Antonio Carbone Maria Chiapperini Vincenzo Cremone Anna Maria Di Gregorio Giovanni Famiglietti Maria Fazzi Annavaleria* Ferrari Patrizia* Iacobelli Gregorio Molinini Domenico Monachino Giuseppe Panetta Carlo* Parisi Antonio Rossi Luigia Russo Anna Porzia* Scarola Francesco Tannoia Luigi Tromba e trombone Carbonara Giuseppe* Chiarulli Martino De Marco Antonio Gabriele Domenico Guida Giuseppe* Librale Antonio Minafra Giuseppe Palmisano Angelo Pannarale Giuseppe Ventrella Giovanni* Viola Massotti Lorenzo* Violino Anzinger Christian* Bruno Pietro* Carbone Anna Cristofoli Franco De Bonfilis Massimo De Ruvo Pasqua D’Orazio Francesco* Fiore Diomira Ingravallo Ignazio Lamonaca Maria Rosaria Loseto Gemma Melucci Pasquale* Mencattini Pierluigi* Monterisi Giuseppina Poletti Eleonora* Ricciardelli Concetta Roselli Corrado Scarola Mariangela Scarpati Carmine Spinelli Francesca Van Dijk A. Frederik Hans* Zito Antonietta* Violoncello Caminiti Vincenzo Ferulli Paolo* Forte Marcello* Melisi Giovanni Paternoster Vito Sarno Gianlorenzo Scarola Leonardo* bibliotecario Rubini Alfredo BOX: Il dipartimento di musica antica Nel 1993, primo in Italia, il Conservatorio "Piccinni" ha costituito un Dipartimento di musica antica, convenzionato con il Dipartimento di italianistica dell'Università di Bari. All'insegnamento del clavicembalo si sono pertanto aggiunti quelli di liuto, flauto dolce e traversiere e corsi liberi di musica d'insieme e prassi esecutiva barocca. Negli ultimi due anni il Dipartimento ha programmato seminari e masterclass (fra l'altro di vihuela), un corso libero sul Madrigale nel Cinquecento e varie conferenze musicologiche. Fra i docenti Terrel Stone, G.B. Columbro, John Griffiths e Gianlorenzo Sarno. E' stata inoltre sollecitata l'istituzione delle cattedre di viola da gamba e di canto gregoriano. Il Dipartimento collabora attivamente al festival di musica antica "Musiké" ed al "Festivalcastello", ambedue manifestazioni che si svolgono a Bari in periodi in cui l'attività concertistica è ferma.

 

 

Copyright © Michelangeli Editore - Tutti i diritti riservati.