Questo sito utilizza i cookies, navigandolo accetti la relativa policy descritta nella pagina Privacy e cookies
il tuo carrello
il tuo carrello
Home
Page
Il numero
in edicola
Come
abbonarsi
Accade in
Conservatorio
Numeri
arretrati
Archivio
dal 1995
Offerte
commerciali
Pagine
Musica
Pubblicità
su Suonare.it
Seicorde,
solo chitarra
Contatta
la redazione
I sondaggi
di Suonare
Dati e
numeri


Fai di Suonare.it
la tua pagina iniziale!



Ricevi gratis
la newsletter di Suonare news

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione




Suonare News novembre 2023 Editoriale
 

Occhi a mandorla e profumo di gloria al Concorso "Paganini" per violino di Genova
di Filippo Michelangeli

Nell'anniversario del compositore, al "Carlo Felice" ha vinto Simon Zhu, tedesco di origine orientale. Seconda la cinese Jingzhi Zhang; terzo Qingzhu Weng, cinese pure lui


Chiedo scusa ai lettori e agli abbonati: questo mese abbiamo chiuso il giornale qualche giorno dopo in attesa di potervi dare "a botta calda" l'esito del 57° Premio Paganini che si è svolto a Genova venerdì 27 ottobre. Il Concorso "Paganini" è uno dei premi più antichi d'Europa. È stato istituito nel 1954 per promuovere i giovani talenti nel nome del leggendario concittadino.
Pochi anni prima, nel 1949, a Bolzano nasce il Concorso pianistico "Busoni". L'Italia è uscita da poco dalla seconda guerra mondiale; nel Paese, duramente provato da cinque anni di conflitto, c'è voglia di ripartire e alcune menti illuminate pensano che non possa esistere ricostruzione di fabbriche, scuole, ospedali, fondamentali servizi e posti di lavoro, senza essere accompagnati dalla ripresa delle attività culturali. Non finirà mai di sorprenderci l'Italia del dopoguerra per la lungimiranza di una classe dirigente che in pochi decenni porterà il nostro Paese nell'ambito club delle prime otto economie più ricche del pianeta: il famoso "miracolo italiano".
Nel Novecento Genova era uno dei tre vertici del triangolo industriale con Torino e Milano. Ma aveva anche una storia illustre, per sette secoli Repubblica marinara, una terra che aveva dato i natali a Cristoforo Colombo, il navigatore che nel 1492 scoprì l'America segnando l'inizio dell'epoca moderna. E a Genova, il 27 ottobre 1782, in una modesta famiglia in un carruggio di via del Colle, aveva visto la luce un uomo destinato a cambiare per sempre le sorti del violino: Niccolò Paganini.
Nel 1954, si diceva, i tempi sono maturi e finalmente viene tagliato il nastro del Premio Paganini. Nelle prime due edizioni è fumata nera, nessun concorrente convince la giuria. Nel 1957 il sedicenne Salvatore Accardo tenta la gara: arriva secondo. Non demorde, torna l'anno dopo e diventa il primo italiano a vincere il Premio. Da allora l'albo d'oro viene tempestato di pietre preziose: tra gli altri, vincono Gidon Kremer, Leonidas Kavakos, Massimo Quarta, Isabelle Faust, Ilya Gringolts.
Nel 2021 il primo premio, dopo 25 anni, torna in Italia grazie al talento di Giuseppe Gibboni, due mani baciate da Dio. L'amministrazione comunale – il "Paganini" è gestito direttamente dal Comune – insedia una nuova squadra. Chiama Giovanni Panebianco alla presidenza del Premio, Nazzareno Carusi alla direzione artistica, mette in rete il Teatro Carlo Felice, storico partner del Concorso, il Conservatorio "Paganini". Carusi ha le idee chiare: nomina una commissione stellare, presidente Salvatore Accardo, tra i membri Ilya Grubert e il violinista russo Maxim Vengerov.
Oltre al primo premio, 30mila euro, in palio ci sono 70 concerti con le più importanti istituzioni internazionali. I giovani talenti del violino di tutto il mondo sentono profumo di gloria e si iscrivono in massa: arriveranno ben 117 domande, record di tutti i tempi per il concorso genovese.
Venerdì pomeriggio, 27 ottobre 2023, non una data qualsiasi, ma il giorno in cui è nato Niccolò Paganini, al Teatro Carlo Felice arrivano appassionati da tutta Italia per assistere alla finalissima. I tre concorrenti dovranno eseguire un concerto romantico e uno di Paganini. Un programma massacrante, 4 ore di musica, sul palco l'ottima orchestra del teatro agli ordini di Michele Gamba.
Alle 21,30 la commissione annuncia il verdetto: primo premio a Simon Zhu, tedesco di origine orientale; seconda classificata Jingzhi Zhang, cinese, terzo Qingzhu Weng, anch'egli cinese. Tutti e tre i finalisti hanno solo 22 anni. Nel prossimo numero troverete il racconto dettagliato della finale e l'intervista con il vincitore.

 

 

Copyright © Michelangeli Editore - Tutti i diritti riservati. - hosting and web editor www.promonet.it

Michelangeli Editore S.r.l. viale Lombardia, 5 - 20131 MILANO
CF e P.IVA 10700160152